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Festa del Prosciutto Veneto DOP

MONTAGNANA IN FESTA: FESTA DEL PROSCIUTTO VENETO DOP IN PROVINCIA DI PADOVA

Dal 16 al 27 maggio 2018 avrà luogo a Montagnana, splendida città murata in terra padovana, la Festa del Prosciutto Veneto DOP, una delle più importanti sagre del Veneto.

Anche quest’anno la splendida città padovana di Montagnana ospita dal 16 al 27 maggio 2018 la Festa del Prosciutto Veneto DOP, considerata una delle più importanti sagre del Veneto. Sono in programma degustazioni organizzate dai prosciuttifici del Consorzio di Tutela del Prosciutto e molte altre iniziative per imparare a riconoscere questa eccellenza italiana, con una storia molto lunga alle spalle. Per questo sarà a disposizione dei visitatori uno spazio espositivo con circa 2200 metri quadrati di superficie e 1000 posti a sedere situato nel centro storico e chiamato l’Isola del Gusto.

Il Prosciutto Veneto DOP è un alimento dolce, dal sapore elegante e dal colore roseo: una vera e propria delizia nata dal perfetto equilibrio tra scelta della materia prima, salatura, peso e stagionatura e la certificazione DOP certifica il legame tra produzione e territorio, fatto di quindici comuni che si estendono tra i Colli Berici ed Euganei tra cui la stessa Montagnana, sede del Consorzio di Tutela. Le regole per la lavorazione di questo prodotto sono dettate dalla scuola veneta ed il segreto sta soprattutto nell’abilità del salatore che massaggia le cosce, distribuisce il sale sul prosciutto e lo toglie al momento giusto. Il re di questa manifestazione, il Prosciutto Veneto DOP, può inoltre essere riconosciuto facilmente anche dalla sua marchiatura a fuoco con il Leone di San Marco e la scritta Veneto, realizzata dopo 12 mesi di stagionatura.

Gli orari di apertura della manifestazione sono nei giorni feriali dalle 19 alle 24 e nei festivi e prefestivi dalle 10 alle 24. La sala gourmet necessita di prenotazione e le cene iniziano alle ore 20.

L’ingresso è gratuito per tutti i partecipanti.

Per informazioni: http://www.festadelprosciuttoamontagnana.it/

Fonte: ilTurista

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sonno

VENERDÌ 16 MARZO 2018: PER LA GIORNATA MONDIALE DEL SONNO CONSULENZE GRATUITE E PERSONALIZZATE PER GRANDI E PICCINI IN VENETO

Il venerdì precedente l’equinozio di Primavera si terrà l’undicesima edizione della Giornata Mondiale del Sonno. Nei DorelanBed di Cazzago, Conegliano, Marcon, Monselice, Oderzo, Padova, Schio, Thiene, Treviso, Verona e Vicenza tornano le consulenze gratuite con gli specialisti del riposo, per richiamare l’attenzione sui disturbi connessi a un’attività che occupa un terzo delle nostre vite. Il tema della decima edizione dell’iniziativa è l’impatto che la qualità del sonno ha sul benessere di ogni persona.

Più del 40% della popolazione mondiale soffre di disturbi del sonno. In Italia sono circa 12 milioni le persone che non riposano bene e 4 milioni quelle che soffrono di insonnia cronica. Questo problema peggiora in primavera e proprio per questo è stato scelto l’ultimo venerdì prima dell’equinozio come data per il World Sleep Day, organizzato dalla World Sleep Society, fondata dall’Associazione Mondiale di Medicina del Sonno.

Qualità del sonno significa qualità della vita, ma non tutti sanno come migliorare e prendersi cura del proprio riposo. La riduzione di sonno per molte persone è causa già il giorno seguente di stanchezza, deficit di concentrazione e di memoria e disturbi dell’umore. Un problema che quando diventa cronico contribuisce ad obesità, diabete, ipercolesterolemia, depressione ed è tra le cause di disturbi quali infarto e ictus. Per contribuire alla consapevolezza e alla diffusione della cultura del buon dormire i DorelanBed di Cazzago, Conegliano, Marcon, Monselice, Oderzo, Padova, Schio, Thiene, Treviso, Verona e Vicenza aprono le porte a tutti i visitatori, grandi e piccini, che desiderano una consulenza specializzata e personalizzata.

Dormire poco per un periodo prolungato danneggerebbe non solo le nostre abilità cognitive, ma anche il cervello; secondo varie ricerche, infatti, le persone che dormono meno di sei ore per notte affrontano un rischio più alto di avere un ictus rispetto a chi invece dorme di più.

L’evento internazionale arriva quest’anno alla sua undicesima edizione e mira a ridurre il peso dei problemi del sonno nella società attraverso una migliore prevenzione e gestione dei disturbi del sonno. Il tema di quest’anno è “Join the Sleep World, Preserve the Rhythms to enjoy life”, un invito a rispettare i cosiddetti ritmi circadiani per migliorare la qualità della vita. Il ritmo circadiano è il complesso meccanismo che regola i ritmi biologici degli esseri viventi in sintonia con l’ambiente, che si compie all’incirca ogni 24 ore.

Questo termine, coniato da Franz Halberg, deriva dal latino “circa diem” e significa appunto “intorno al giorno”. Nel 2017 il Nobel per la fisiologia e la medicina è stato assegnato a Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young: i tre ricercatori sono stati premiati per “le loro scoperte sui meccanismi molecolari che controllano il ritmo circadiano”.

A conclusione della consulenza, tutti gli ospiti riceveranno la Piccola Guida al Benessere del Sonno: buone pratiche quotidiane per dormire bene e vivere meglio.

Fonte: DorelanRepubblica

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vaccinazioni veneto

VENETO: ANCORA 50MILA I MINORI NON VACCINATI

In Veneto le vaccinazioni imposte dalla legge Lorenzin per i minori tra 0 e 16 anni, ad un mese dal termine ultimo del 10 marzo, risultano ancora insufficienti: solo un bambino su tre le ha fatte. Sono previste multe e allontanamento dagli asili.

Manca ormai solo un mese al termine del 10 marzo imposto dalla legge Lorenzin ai genitori dei minori tra 0 e 16 anni per presentare la certificazione relativa alle dieci vaccinazioni obbligatorie. Ad oggi in Veneto risultano ancora 50mila gli studenti di quella fascia d’età non vaccinati, su un totale di 571.463. Tra questi 21mila non hanno assunto nessuno dei vaccini indicati.

Quando si tratta poi dei bambini tra gli 0 e 6 anni privi di tale certificaizone (8800 circa) la situazione diventa più critica: se non in regola oltre a dover pagare una sanzione fino a 500 euro, come gli studenti di elementari, medie e biennio delle superiori, saranno costretti a interrompere a metà anno scolastico la frequenza al Nido o alla materna.

Le Usl, per far fronte a questa situazione, hanno assunto nuovo personale, hanno aggiunto alle vaccinazioni ordinarie i recuperi e lavoro extra allo sportello per rilasciare le documentazioni e per fissare colloqui con i genitori dei minori inadempienti. Nonostante questo, dalla prima ricognizione regionale del 19 settembre (77mila i ragazzi ancora non vaccinati), non si sono compiuti i passi in avanti sperati. Solo un terzo del totale è stato messo in regola (27mila), mentre l’8% risulta ancora scoperto.

«E’ una percentuale alta — avverte il segretario padovano della Fimp (pediatri) Giuseppe Giancola perché va sommata al 4%-5% dei bambini che pur immunizzati non rispondono al vaccino, quindi è come se fossero scoperti. Per garantire l’effetto gregge, cioè la tutela loro e dei piccoli che a causa di gravi motivi di salute non possono essere vaccinati, bisogna arrivare a una copertura del 92%-95%, in ogni classe e in generale. Ora, stando agli ultimi dati e aggiungendoci i bimbi che non rispondono ai sieri, nella fascia d’età 0-6 anni siamo a quota 85%-86% (in generale invece il Veneto è al 92%, ndr). E i sindaci chiedono di prorogare questa situazione di pericolo? Ma allora ha ragione il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, quando dice che giocano sulla salute dei bambini. Quando i politici parlano di Medicina fanno grossi danni, forse perché la confondono con la sanità. La prima è scienza, di cui non sanno nulla, la seconda è l’organizzazione della Medicina».

Sono centinaia poi le famiglie contrarie ai vaccini che rimandano e usano scuse: «La stanno tirando in lungo apposta — conferma Antonio Ferro, igienista e responsabile del sito regionale VaccinarSì — prendono appuntamento all’Usl ma il giorno prima telefonano per disdire con le scuse più varie, tipo il bambino ha la febbre, o mandano una nota scritta per chiedere chiarimenti già ricevuti. Di colloqui le aziende sanitarie ne hanno concessi a migliaia, ora partono le raccomandate di richiamo alle famiglie che non si sono mai presentate. In più le Usl stanno aspettando dai ministeri di Salute e Istruzione l’autorizzazione a trasmettere direttamente in via informatica alle scuole lo stato vaccinale degli iscritti. Per superare i problemi di privacy scriveranno solo: a posto, oppure non a posto. Così si eviteranno le file dei genitori agli sportelli».

Ci si chiede poi: a chi toccherà allontanare dall’asilo i bambini non vaccinati? «Alle scuole — spiega Stefano Cecchin, presidente della Fism — o ai sindaci per le poche materne comunali del Veneto. La nostra associazione riunisce 1043 asili per un totale di 93mila iscritti: ovvero il 65% nella fascia 3-6 anni e il 50% tra zero e 3 anni. All’inizio di marzo faremo una ricognizione per capire quanti iscritti non siano in regola. A quel punto esamineremo a fondo caso per caso, ma tolte situazioni particolari dovremo rispettare la legge e quindi dall’11 marzo non potremo più accettare in classe i bimbi non a posto con le vaccinazioni».

Fonte:Corriere del Veneto

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L’Art Bonus fa il pieno in Veneto

Il Cinema Teatro Busnelli di Dueville, Vicenza, era il vecchio Cinema Centrale, di proprietà privata, un luogo storico per la comunità; nella sua conformazione attuale – proprietà del Comune – è stato inaugurato all’inizio degli anni Novanta, dopo una serie di interventi di ammodernamento e adeguamento tecnico. Sul finire degli anni Ottanta è stata realizzata la sala con le poltrone, la creazione di un palco adatto agli spettacoli teatrali; da 25 anni ospita rassegne di cineforum, cinema, teatro, danza, musica dal vivo. Le “Informazioni sullo stato dell’oggetto” dicono che è in buono stato di conservazione per quanto riguarda atrio, biglietteria, intonaci, apparecchiature cinematografiche. Consumate, rotte e da sostituire le poltrone, da rifare anche i pavimenti con la rimozione della vecchia moquette.

Il Cinema Teatro di Dueville ha un record: grazie a lui la provincia di Vicenza è la prima per numero di donatori da Art Bonus; stanno aderendo al progetto “Una poltrona per Dueville” anche numerosi cittadini, con donazioni anche di 200 euro.
Il Veneto è la seconda regione in ordine di donazioni ricevute (dopo la Lombardia) e ha raccolto 18,8 milioni di euro con l’Art Bonus, il credito d’imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo che sostiene il mecenatismo a favore del patrimonio culturale.

Gli interventi in Veneto sono 59, di cui 44 di manutenzione, protezione e restauro; 14 di sostegno e uno di realizzazione e restauro di strutture destinate allo spettacolo Dei 143 mecenati che hanno donato in Veneto, il 58% sono enti e imprese, la quota restante persone fisiche (l’importo della donazione è molto diverso tra le due categorie). Nel dettaglio dei fondi raccolti:

PADOVA € 58.876,00
TREVISO € 499.239,57
VENEZIA € 1.956.441,60
VERONA € 15.829.600,00
VICENZA € 543.466,50

Nella Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale a Venezia esperti del settore hanno fatto luce sulla situazione degli investimenti fatti pre e post varo dell’Art Bonus, introdotto dal Governo nel 2014 e rafforzato con la Legge di Stabilità 2016. Il convegno ArtVantage. Investire nella cultura, risparmiando con l’Art Bonus è stato organizzato da Comune di Venezia e Fondazione Musei Civici di Venezia in collaborazione con Confindustria Veneto e Noda Studio – studio fiscale e legale italiano con partnership internazionali -, Federculture e la partecipazione della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per Venezia e Laguna.

Secondo gli esperti fiscali Filippo Brass e Paolo Trevisanato, come misura a favore del mecenatismo culturale, l’Art Bonus ha prodotto maggiori investimenti da parte di cittadini ed enti privati. Un trend in continua crescita, come mostrano i dati pubblicati nel portale governativo, realizzato all’insegna della trasparenza e della semplicità d’uso. «Nel 2015 gli investimenti agevolabili tracciati», sottolinea Brass, «sono quantificabili in 57 milioni di euro in donazioni, effettuate da 1.400 mecenati verso 388 enti. A fine gennaio 2016, dopo la stabilizzazione dell’Art-Bonus da parte del Governo, gli investimenti sono saliti a 62 milioni di euro con 2mila finanziatori, di cui 1.300 privati cittadini».

Da quando il 7 maggio 2015 è stato messo online il sito Art Bonus, diventato il cuore e lo strumento centrale per far incontrare domanda e offerta, sono stati tracciati 77 milioni di euro donati da 2.500 mecenati, di cui 65% sono privati cittadini (qui la lista degli interventi che si possono sostenere).

Fonte: Il Sole 24 Ore

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