stili e sapori 2017

STILI E SAPORI, AFFLUENZA DI QUALITÀ IN FIERA A PADOVA

Si è chiuso lunedì 27 il primo villaggio dei gusti e degli stili di vita: Stili e sapori ha raccolto alla Fiera di Padova numerosi visitatori, attirati da espositori, eventi, conferenze, degustazioni e mini corsi all’insegna dell’enogastronomia di qualità.

Si è chiuso lunedì alla Fiera di Padova con un’affluenza di qualità, Stili e Sapori. Primo Villaggio del gusto e degli stili di vita, con i suoi 5 padiglioni e 400 espositori, dal 25 al 27 novembre ha riunito nello stesso contenitore i saloni VeganDays (il più grande festival etico d’Italia rivolto alla cultura cruelty-free), LovEat (rassegna di eccellenze enogastronomiche), Tecno&Food (salone professionale di attrezzature per la ristorazione che si proporrà nella versione biennale completa nell’autunno 2018), World Allergen & Smart Food Expo (salone di materie prime e prodotti finiti, tecnologie e servizi per allergie e intolleranze alimentari, integratori e medical food), il salone CiaoPizza curato dall’Associazione Pizzaioli e Similari. Degustazioni e chef ai fornelli a ciclo continuo, conferenze, mini corsi (anche per bambini aspiranti pizzaioli), degustazioni al buio in un tir attrezzato, per un totale di 150 eventi in tre giorni, all’insegna dell’enogastronomia di qualità e “speciale” per chi ha intolleranze alimentari o è vegano, crudista o vegetariano: con prodotti sia a km zero sia espressione delle tipicità delle regioni italiane. Tra gli espositori giunti da tutta Italia, anche il CNR di Napoli con il suo test sulle allergie che risulta il più completo al mondo, l’Università di Padova, la grande distribuzione con Alì e marchi come Granarolo, Amadori, Emulsio che hanno sposato la filosofia bio con speciali linee e i grandi nomi delle attrezzature per la ristorazione.

Fitto il calendario degli incontri che ha visto la partecipazione tra gli altri di Paolo De Castro primo vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo e già ministro dell’Agricoltura, di Melanie Joy docente di psicologia e sociologia alla Massachusetts University, di Filippo Ongaro il medico degli astronauti che ha affrontato i temi dell’Epigenetica e della Nutrigenomica. Sono anche intervenuti: lo chef Davide Larise, Rachida Brocklehurst, giornalista inglese, fondatrice del Luxury vegan lifestyle blog The Green V, l’on. Bartolomeo Amidei che ha ricordato la sua proposta di registro nazionale dei pizzaioli professionisti, lo scrittore e “oleologo” Luigi Caricato e le delegazione di cuochi e operatori Di Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Ucraina, portati in Fiera da Promex – agenzia speciale della Camera di Commercio di Padova, a cui si sono aggiunti buyers della Cina portati da Loveat.

Nella giornata conclusiva di Stili e Sapori l’Associazione Pubblici Esercizi di Padova ha premiato 20 pasticcerie attive da più di 50 anni, patrimonio cittadino visto che Padova è una delle città col maggior numero di pasticcerie storiche in Italia. Ed è proprio la peculiarità alimentare che affascina sempre più turisti: la vacanza enogastronomica che porta quasi due milioni dei 5,5 milioni di italiani appassionati di cibo, a dormire fuori casa per questo tipo di turismo, porta nel Veneto il 3% dei turisti che arrivano in regione e che spendono una media giornaliera di 132 euro (in aumento i giovani) e passano mediamente tre notti in hotel, come emerso nella conferenza sul turismo enogastronomico organizzata Confesercenti Padova.

Nel convegno conclusivo di lunedi La grande sfida del cibo, organizzato dall’associazione Padova Legge, l’on. Paolo De Castro ha detto che la maggior preoccupazione per il futuro viene dal fatto che la popolazione mondiale sta cambiando dieta: “Deve farci riflettere che negli anni ‘70 i cinesi consumavano 25 kg di carne pro capite all’anno e ora 53. In Africa la Cina si è già comprata 80 milioni di ettari di terra da coltivare (5 volte l’Italia) e le risorse mondiali, oggi sufficienti, un giorno finiranno”. Altro tema è quello della produttività agricola italiana che cresce solo dell’1% annuo: “Rispetto al problema alimentare la scienza è una risposta, peccato che l’Europa investa in ricerca metà di quanto facesse negli anni ‘70”.

L’incontro voluto da Promex, Finegil, Comune di Padova, Provincia di Padova e Camera di Commercio di Padova, ha messo a confronto alcuni attori del settore. Per Confagricoltura Padova il presidente Giordano Emo Capodilista ha parlato di Cisgenesi, tecnologia applicata all’agricoltura che, per esempio, dopo 20 anni di incroci oggi evita i trattamenti più pesanti alle viti. Irene Zancanaro di Federalimentare ha invece sottolineato che l’attenzione agli imballaggi alimentari sta riducendo le emissioni in atmosfera del 20%; e che le industrie italiane investono in ricerca l’8% (di cui un 2% in innovazione di prodotto).

Rolando Manfredini di Coldiretti ha evidenziato che nel mondo è l’Europa a subire le maggiori criticità della globalizzazione, in quanto è anche la maggior produttrice e importatrice di cibo. “Nel quadro della sicurezza alimentare l’Italia è a rischio medio in quanto forte importatrice. E questo nonostante sia nostro patrimonio la Dieta Mediterranea che è universalmente riconosciuta come la più sana ed equilibrata”.

Infine la parola a Furio Bragagnolo presidente di Pasta Zara SpA di Riese Pio X (Tv) che produce 1.500 tonnellate al giorno di prodotto: “Non è vero che l’Italia ha il grano migliore, inoltre il grano italiano è insufficiente al fabbisogno nazionale. Per venderlo a 100 Paesi noi lo importiamo controllando ogni punto della filiera”.

All’incontro sono intervenuti anche il vice sindaco di Padova Arturo Lorenzoni, il presidente della Cassa di Risparmio del Veneto Gilberto Muraro e il presidente della Camera di Commercio Fernando Zilio.

Tra le curiosità viste in Fiera: le crepes senza latte e uova, l’unica Cannabis legale venduta in Italia, il materasso vegano, gli spazzolini ecologici, il bio chewingum estratto da alberi messicani e unico al mondo che diventa compost, il test per allergeni più completo del mondo, le cotolette al Seitan e la bresaola vegetale, i mini forni da pizza che con i loro 62 centimetri sono adatti per bar e piccole attività ricettive, le bio scarpe al tannino che possono essere indossate da chi è allergico al cromo o ad altre sostanze, il bio detersivo che non si consuma (dura 365 giorni). E ancora le bacche di Aronia che hanno principi salutistici e antiossidanti come nessuna altra sostanza (unica produzione in Italia a Gorizia); uno dei 500 olii più buoni del mondo, la novità della frutta crioessiccata che una volta messa in acqua torna alla forma originaria, il pop corn all’amaranto o al grano saraceno. E ancora farine native, cioccolata vegana artistica, preparati naturali al cocco provenienti dalle Filippine, barbecue da interno, paste crude, il “viagra calabrese”, bistecche di piselli, paste acide di riso o mais essiccato, ristorante vegano per animali e molto altro.

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