Proteste autovelox albignasego padova

AUTOVELOX ALBIGNASEGO: CENTINAIA DI SANZIONI, PROTESTE DEGLI AUTOMOBILISTI

Numerose sono le proteste degli automobilisti multati dal nuovo autovelox in tangenziale ad Albignasego: ricorsi e timore della sospensione della patente.

Fioccano le proteste degli automobilisti ripetutamente multati dal nuovo autovelox in tangenziale ad Albignasego. E si allungano le code all’ufficio del Giudice di pace, cui molti di loro si rivolgono, per cercare di ottenere uno sconto, visto che il postino suona alla porta recapitando pacchetti di sei multe per volta.

Le contravvenzioni stanno arrivando nelle case in questi giorni, nello sconforto generale. A parte l’aspetto economico (bene che vada sono 168 euro a infrazione), c’è l’angoscia di perdere la patente, dal momento che ogni multa prevede una riduzione di tre punti. Tutti ammettono l’errore, ma sostengono che la cartellonistica sia troppo esigua e che l’autovelox sia stato attivato il primo di settembre, quando la gente, essendo in vacanza, non aveva avuto notizia della sua messa in funzione.

«È una trappola», sostiene Michele Fortin, che dalla Guizza deve recarsi ai confini con Limena per lavorare, «Mi sono arrivate tre multe questa settimana e chissà quante altre ne avrò prese. Oltre ai soldi (praticamente mi sono fumato due settimane di stipendio) è la patente il mio cruccio: senza non saprei come recarmi a lavorare».

L’autovelox era partito con il “botto”, con novecento multe al giorno la prima settimana, calate poi alle attuali 400 circa. Ma c’è chi si è accorto subito di aver oltrepassato il limite, notando i cartelli a 70 chilometri orari che aumentavano (da qualche giorno sono comparsi anche dei pannelli luminosi) e chi invece per un mese ha continuato a viaggiare ignaro.

«In cinquant’anni non ho mai preso una multa e adesso me ne sono arrivate quattro in pochi giorni», racconta un residente di Saccolongo, «Mi sento trattato come un delinquente. A Saccolongo tra le mie conoscenze siamo una decina: un amico ne ha ricevute cinque. E c’è anche un sacerdote. Le multe servono a prendere coscienza dell’infrazione, ma se ci vengono comunicate dopo un mese, nel frattempo siamo stati soltanto tartassati. Si poteva smettere di multare dopo i primi giorni così da dare il tempo alla gente di accorgersi che stava sbagliando, senza infierire».

È possibile poi presentare ricorso al Giudice di pace per cercare di pagare solo una parte delle multe, appellandosi all’articolo 8 della legge 689/81, il quale dispone che in caso di più violazioni della stessa disposizione, è previsto il pagamento della violazione più grave, aumentata sino al triplo, mentre le altre vengono annullate. Per importi fino a 1. 100 euro, a presentare ricorso si paga solo un contributo unificato di 43 euro.

Per quanto riguarda la sospensione della patente, ogni multa comporta la decurtazione di tre punti dalla patente: in caso di sospensione per azzeramento, entro cinque giorni si può inoltrare richiesta al prefetto di poter guidare limitatamente al percorso casa-lavoro.

Fonte: il Mattino di Padova

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