Quanto tempo deve passare per la prescrizione del bollo auto

Quanto tempo deve passare perché l’omesso versamento della tassa automobilistica non sia più dovuta? Regole per la prescrizione bollo

Il bollo è la tassa di proprietà obbligatoria che si deve corrispondere ogni anno nei tempi previsti dalla legge per auto, moto e tutti i veicoli per i quali la legge ne prevede il pagamento. La maggior parte dei casi vede in gennaio il mese di scadenza di tale onere.
Se però il contribuente saltasse tale pagamento, cosa dicono le regole per la prescrizione bollo auto sull’eventuale cancellazione del pagamento?
Fino al 2015 il sistema di recupero del credito era piuttosto lungo nel tempo, ma adesso per l’anno appena iniziato le regole cambiano sostanzialmente e l’Agenzia delle Entrate si muoverà con più celerità.

Per essere prescritto il bollo auto devono passare tre anni. Questo tempo però non si calcola dalla data del mancato versamento, ma dal 1° gennaio dell’anno successivo (esempio: bollo auto omesso a marzo 2010, i tre anni vanno calcolati a partire dal 1 gennaio 2011).
Se durante tale periodo non arriva nessun avviso da parte di Equitalia, il bollo si considera prescritto il 1° gennaio 2014. Qualora invece arrivasse un avviso di pagamento durante i tre anni, la data di prescrizione riparte da zero e si ricalcolano i giorni a partire dal gennaio dell’anno successivo alla notifica.

Per quanto riguarda la legge vigente, e su successive cause affrontate nei tribunali italiani, il momento in cui scatta il conteggio dei tre anni è da considerarsi in questo modo: come data iniziale del mancato pagamento è semplice, perché si comincia dal primo giorno dell’anno seguente all’omesso pagamento.
I casi di controversie più difficili sono state riguardo all’avviso di accertamento di Equitalia, ovvero se il conteggio inizia dalla data in cui l’ente di riscossione consegna il plico alla posta o all’ufficiale giudiziario, oppure se comincia dal momento in cui il debitore lo riceve nelle proprie mani. L’argomento è difficile da stabilire con certezza.

In ogni caso rimane il fatto che le sentenze dei giudici in sede di tribunale, fino a questo momento hanno indicato come data finale valida la ricezione del plico con l’avviso bonario di accertamento, quindi solo dal momento che il moroso ha nelle mani il sollecito di pagamento del bollo , parte il conteggio del tempo.
Resta da precisare che essendo atti di natura fiscale, il mancato pagamento da adito a interessi e penali che possono crescere molto, ed essendo poi messi in mano ad ufficiali giudiziari possono scaturire in pesanti situazioni che vanno oltre il principio della suddetta prescrizione.

Fonte: Virgilio

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