controlli conformità auto

Nuova serie di controlli in arrivo: attenzione alle ruote

Cinque milioni di euro stanziati dalla Legge di stabilità per una serie di verifiche su auto e non solo.

Sta per arrivare per gli italiani una nuova quanto fitta serie di controlli su automobili e non solo. L’ultima Legge di Stabilità – all’ art. 1 comma 655 – ha infatti autorizzato la spesa di 5 milioni di euro nel 2016 per le verifiche dei livelli di emissione dei veicoli nuovi e in circolazione e per le verifiche di conformità su veicoli e dispositivi a tutela della sicurezza stradale: previsti espressamente pure controlli specifici sull’omologazione dei cerchi delle ruote, sui quali spesso alcuni si ‘sbizzarriscono’ con soluzioni anomale quando non irregolari.

Nello specifico, come riporta Assoruote, il Decreto del 26 febbraio 2016 del Ministero dei Trasporti (G.U. n. 58 del 10 marzo 2016), in attuazione delle disposizioni della Legge di Stabilità, ha poi stabilito, oltre ai controlli sulle emissioni inquinanti, che i veicoli, i componenti, i dispositivi ed i sistemi omologati siano oggetto di verifiche tecniche straordinarie sui requisiti di omologazione.

Sono soggetti ai controlli sulle omologazioni:
1. ciclomotori; motoveicoli; autoveicoli e rimorchi;
2. caschi protettivi per utenti di veicoli a due ruote;
3. sistemi di ritenuta per bambini;
4. pneumatici per autoveicoli, motocicli e ciclomotori;
5. ruote (DM 20 del 10 gennaio 2013);
6. guarnizioni di attrito per i sistemi frenanti dei veicoli.

Con successivi decreti, toccherà alla Direzione Generale della Motorizzazione stabilire le modalità, le metodologie di prova ed i corrispondenti requisiti di accettabilità relativi alle verifiche di conformità al tipo omologato.

Le verifiche e le prove saranno effettuati dalla Direzione Generale della Motorizzazione attraverso i propri uffici, istituti specializzati o idonei laboratori. Qualora fossero riscontrate irregolarità, – salvo che il fatto non sia espressamente previsto dal codice penale non costituisca quindi reato – il Decreto rimanda alle sanzioni previste dal Codice della Strada, dal Codice del Consumo e ad una serie di specifiche Direttive Europee.

Fonte: Virgilio

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