Anche quest’anno arriva immancabile il tax day, termine ultimo per il pagamento della prima rata della Tasi e dell’Imu 2016.
Vediamo le novità di quest’anno e le informazioni utili per il versamento dell’Imu e della Tasi.
Chi continuerà a pagare e chi no
La legge di Stabilità 2016 ha portato una rivoluzione sul fronte delle tasse sulla casa. A partire da quest’anno, infatti, è abolita la Tasi sugli immobili utilizzati dal proprietario come prima casa, l’Imu agricola e l’Imu sui macchinari imbullonati. Ma l’abolizione non riguarda tutta la platea dei potenziali interessati. Per sapere chi è escluso dal pagamento della tassa leggi qui.
Imu e Tasi: le scadenze 2016
Entro il 16 giugno 2016 i contribuenti a cui è dovuto il pagamento della prima rata dell’IMu e della Tasi 2016. Essi potranno scegliere se versare il 50% dell’imposta o l’intero importo in un’unica soluzione. Nel caso si scelga il versamento in due rate, il saldo dovrà essere versato entro il 16 dicembre 2016.
Come si calcolano
Quest’anno a pagare saranno solo i proprietari di prime case di lusso e immobili diversi dalla prima abitazione. Niente imposta municipale per i terreni agricoli (ma solo in determinate condizioni) e gli imbullonati. Nonostante le novità introdotte dalla legge di stabilità 2016, le modalità di calcolo di Tasi e Imu rimangono le stesse. Per entrambe le imposte si deve infatti partire dalla rendita catastale ed in particolare
- rivalutare la rendita del 5%
- moltiplicare la rendita rivalutata per il coefficiente di ogni immobile per cui si effettuano i versamenti
- moltiplicare il risultato così ottenuto per le aliquote deliberate da ogni singolo Comune
E’ importante sottolineare che per l’acconto Imu e Tasi del 16 giugno si devono applicare le aliquote deliberate per il 2015.
Coefficienti imu e tasi 2016
Per i fabbricati di gruppo A (abitazioni), esclusa la categoria A/10 (uffici e studi privati), e i fabbricati di categoria C/2 (magazzini e locali di deposito) , C/6 (stalle, scuderie, rimesse ed autorimesse senza fini di lucro) e C/7 (tettoie), il coefficiente è pari a 160.
Per i fabbricati di categoria B (tra i quali case di cura senza fini di lucro e uffici pubblici) e i fabbricati di categoria C/3 (laboratori per arti e mestieri), C/4 (fabbricati e locali per esercizi sportivi senza fini di lucro) e C/5 stabilimenti balneari e di acque curative senza fini di lucro, il coefficiente è pari a 140.
Per i fabbricati di categoria D/5 (istituti di credito, cambio e assicurazione) e A/10, il coefficiente è 80.
Per i fabbricati di categoria D (D5 esclusi), che vanno dagli opifici alle sale cinematografiche, il coefficiente è 65. Pari a 65 è, invece, per i fabbricati di categoria C/1.
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Consulta la Guida Imu e Tasi 2016 di Confedilizia
Fonte: idealista.it
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