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Antibiotici: abusarne incrementa la resistenza dei batteri

Uso e abuso degli antibiotici. La nostra salute è a rischio. Gli antibiotici sono il più grande fallimento della medicina moderna?

A porre in luce il nuovo allarme è il “Rapporto sui rischi globali 2013” pubblicato dal World Economic Forum.Tra le minacce per la nostra salute troviamo il ricorso eccessivo agli antibiotici, proprio quei medicinali che dovrebbero curarci.

Negli ultimi decenni il loro abuso ha portato allo sviluppo di batteri sempre più resistenti ai medicinali. Troppo spesso gli antibiotici sono stati considerati la panacea di tutti i mali. Purtroppo non è così. Migliaia di persone nel mondo potrebbero trovarsi in questo momento a seguire un trattamento antibiotico senza che ne abbiano davvero bisogno.

L’abuso di antibiotici può essere legato alla convinzione errata che questi farmaci servano a contrastare i virus. Non è così. Gli antibiotici sono nati come arma contro i batteri. Succede che gli antibiotici vengano prescritti da alcuni medici anche in caso di influenza virale – uno degli esempi più classici del loro impiego scorretto. Altro caso comune di ricorso agli antibiotici è rappresentato dalla faringite batterica – per cui il loro impiego risulta giustificato. Ma l’abuso di antibiotici potrebbe creare batteri tanto resistenti da rendere incurabili patologie proprio come la faringite, riconducendoci indietro nel tempo di decenni.

Gli interessi economici

Le maggiori preoccupazioni riguardano inoltre i conflitti di interesse tra medici, ricercatori e case farmaceutiche. Le ricerche e le sponsorizzazioni di medicinali come gli antibiotici che risultino finanziate dalle case farmaceutiche – pronte ad elargire bonus e gettoni di presenza agli esperti, ad esempio per la partecipazione a convegni o per lo svolgimento di consulenze – lasciano sorgere alcuni dubbi sulla diffusione di tali medicinali al solo scopo di salvaguardare la salute della popolazione.

Gli utilizzi reali

Gli antibiotici dovrebbero dunque essere utilizzati soltanto in caso di reale necessità, non a scopo preventivo o inutilmente, ad esempio nel tentativo di accelerare la guarigione di una patologia causata da virus. Febbre, tosse o altre patologie comuni non richiedono necessariamente il ricorso ad antibiotici, a parere degli esperti. Ad ogni disturbo dovrebbero essere dedicate le cure corrette e una maggiore attenzione alla prevenzione, per evitare il ricorso a farmaci non necessari e soprattutto il loro abuso.

Quando non servono, gli antibiotici non sono soltanto inutili, ma possono risultare dannosi per la salute. Il nuovo rapporto sui rischi globali sottolinea che l’abuso di antibiotici è una pratica erronea che rischia di compromettere l’efficacia delle cure che abbiamo a disposizione contro malattie più o meno comuni. Ciò potrebbe incrementare il rischio di infezione durante gliiinterventi chirurgici e rendere alcune pratiche mediche pericolose.

E’ dunque giunto il momento di dire addio agli antibiotici? Secondo la dottoressa Margaret Chan, Direttore Generale della World Health Organization, il sopraggiungere di un’era post-antibiotici significherebbe la fine della medicina moderna come ora la conosciamo. Un ginocchio sbucciato o una comune faringite potrebbero tornare ad uccidere. Se gli antibiotici rappresentano il fallimento della medicina convenzionale, è davvero giunto il momento di cambiare rotta.

Consulta online il “Rapporto sui rischi globali 2013”.

Marta Albè

Fonte: Greenme

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Banche nel mirino hacker: sistema Swift sotto attacco

Attenti ad aprire l’estratto conto: un virus è in agguato. I cybercriminali hanno violato per la seconda volta il sistema interbancario SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication), cruciale per lo scambio delle transazioni finanziarie a livello mondiale.

L’ATTACCO
Gli hacker hanno sfruttato una vulnerabilità all’interno di un software per la lettura dei file in PDF utilizzato dalle banche per gli estratti conto. Attraverso questo software, i “cracker” (così vengono definiti gli hacker che compiono queste azioni) sono riusciti a bypassare i sistemi di controllo e ad avviare il processo di trasferimento dei fondi. Il tutto dopo aver ottenuto in modo fraudolento le credenziali di operatori bancari. Successivamente, hanno trovato il metodo migliore per manomettere tutti i parametri di conferma che le banche utilizzano per i controlli secondari.

Il nuovo attacco ha colto un po’ tutti di sorpresa: dopo il furto da 81 milioni di dollari alla Banca Centrale del Bangladesh, una portavoce di Swift, Natasha Deteran, aveva spiegato che l’azienda aveva già rilasciato un aggiornamento software in grado di bloccare il malware. Allo stesso tempo, la società belga aveva inviato una comunicazione agli istituti di credito con le istruzioni per monitorare al meglio la situazione e per intervenire in modo tempestivo. Soluzioni che, a quanto pare, non hanno sortito l’effetto sperato.

COS’È SWIFT
In Italia, SWIFT è uno dei due gestori di infrastrutture telematiche nell’ambito del “Sistema per la trasmissione telematica di dati” (la cosiddetta Rete Nazionale Interbancaria) e a livello globale è utilizzato da più di 9.000 operatori in più di 200 nazioni per movimentare centinaia di miliardi di dollari ogni giorno.

Sulla carta il sistema è super sicuro: per garantirne la sicurezza, le Banche Centrali hanno adottato un modello di sorveglianza “cooperativa” che assegna alla Banca Nazionale del Belgio, il ruolo di coordinamento. Per questo si sospetta che gli hacker abbiano avuto la complicità di qualche insider.

Fonte: quifininza.it

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