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REDDITO DI CITTADINANZA: I RISULTATI DELLA PRIMA GIORNATA

Reddito di cittadinanza. Ecco quello che c’è da sapere e i risultati della prima giornata.

A partire dal 6 marzo 2019 i cittadini italiani hanno potuto presentare le prime domande di reddito di cittadinanza, la nuova misura di contrasto alla povertà, ma i primi pagamenti dovrebbero arrivare a maggio, con riferimento però ad aprile.

La prima giornata del reddito di cittadinanza in generale ha registrato poche code, solo qualche disagio informatico e attesa per l’Isee.

Da Nord a Sud gli sportelli non sono stati presi d’assalto come previsto, ma i sindacati mettono in guardia in quanto sono tantissime le domande nei Caf per compilare il modulo Isee.

Una nota del governo ha comunicato infatti che a fine giornata erano state presentate 35.653 richieste alle Poste e 8.492 online. A questi numeri vanno poi aggiunti quelli dei Caf. Alla Cisl le domande presentate sono state 3.500.

Il decreto prevede che il sussidio arrivi il mese successivo a quello della richiesta, ma in fase di prima applicazione ci potrà essere un breve slittamento nell’accredito. A ipotizzare il mese di maggio per i primi pagamenti è stata la Consulta dei Caf che in assemblea ha approvato l’ipotesi di accordo raggiunta con l’Inps sui compensi per ogni pratica lavorata.

Secondo i Caf l’Inps dovrebbe inviare le prime risposte (domanda accolta o respinta) per e-mail o sms ai richiedenti dal 26 aprile (che è un venerdì). Subito dopo, nel giro di 3-4 giorni, dovrebbe arrivare la comunicazione di Poste Italiane con l’appuntamento per la consegna della carta sulla quale sarà accreditato l’importo dovuto del reddito.

L’Inps ha fatto sapere che sarà pronto a dare le prime risposte dopo la prima metà del mese e che sarà possibile che i primi pagamenti arrivino entro la fine del mese.

Fonte – Adico   /   Fonte

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IL REDDITO DI CITTADINANZA

Da ieri è online il portale specifico del reddito di cittadinanza.

A partire dal 6 marzo 2019 è possibile fare domanda per il reddito di cittadinanza. Questa operazione si potrà svolgere sul sito “www.redditodicittadinanza.gov.it.”

Nel dettaglio, sul sito è possibile conoscere quali sono i requisiti per avere il reddito, quali documenti sono necessari per presentare la domanda e quali sono le modalità per richiedere l’ISEE.

Che cos’è il reddito di cittadinanza?

Se si presentano determinate difficoltà economiche, il Reddito di cittadinanza aiuta a formare e a trovare lavoro. Il Reddito di cittadinanza ha inoltre l’obiettivo di migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro aumentando l’occupazione.

Le caratteristiche del Reddito di cittadinanza

  • Integrazione al reddito: Si tratta di una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale.
  • Patti per il lavoro: Il Reddito di cittadinanza è associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per l’inclusione sociale.
  • Percorsi personalizzati: Come stabilito dal DL 4/2019, i cittadini possono richiederlo a partire dal 6 marzo, obbligandosi a seguire un percorso personalizzato di inserimento lavorativo.

Quali sono i requisiti da avere?

  •  Cittadinanza: E’ obbligatorio essere cittadino italiano o europeo o lungo soggiornante e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa.
  • ISEE: Bisogna avere un ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) aggiornato inferiore a 9.360 euro annui.
  • Patrimonio immobiliare: Si deve possedere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro.
  • Patrimonio finanziario: C’è bisogno di avere un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare e delle eventuali disabilità presenti nello stesso.
  •  Reddito familiare: Infine, bisogna essere in possesso di un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. La soglia del reddito è elevata a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto.

Invece, cos’è la Pensione di cittadinanza?

La pensione di cittadinanza è un beneficio che si può ottenere se il nucleo familiare è composto esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni.

FONTE

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reddito di inclusione

REDDITO DI INCLUSIONE: 900 MILA FRUITORI, 7 SU 10 AL SUD

Le persone che hanno beneficiato del Rei, il Reddito di inclusione, sono state nel primo trimestre dell’anno 900 mila e sette su dieci risiedono al Sud.

Nell’arco di soli tre mesi sono stati raggiunti circa 250 mila nuclei familiari, la metà dell’obiettivo che si era posto il governo, cioè 500 mila famiglie entro luglio, corrispondenti a 1,8 milioni di persone. Questo è quanto rivela lo studio dell’Osservatorio statistico sul reddito di inclusione presentato dall’Inps alla presenza del presidente del consiglio Paolo Gentiloni, che invita le forze politiche «a non buttare a mare il lavoro che è stato fatto. Abbiamo uno strumento di tutela universale che può essere potenziato e rafforzato. Non possiamo permetterci una fiera delle velleità che ci porterebbe fuori strada».

Il tema del contrasto alla povertà è stato infatti al centro della campagna elettorale, e in questi giorni è uno dei punti di discussione per la formazione del nuovo governo. Il Movimento 5 Stelle propone il Reddito di cittadinanza più ampio di quello attuale, mentre la Lega si dice contraria all’assistenzialismo e per questo ha proposto il Ral, Reddito di avviamento al lavoro, in sostanza un prestito garantito dallo Stato senza interessi garantito per 20 anni. Secondo quanto dichiarato dal premier «il Rei funziona, è una buona notizia, una tappa importante. Dobbiamo quindi proseguire, rafforzandolo con nuove risorse, gradualmente. Ma non buttando a mare il lavoro che è stato fatto. Abbiamo uno strumento di tutela universale che può essere potenziato e rafforzato».

Stesso concetto espresso da Tito Boeri, presidente dell’Inps, secondo cui è necessario continuare sul percorso intrapreso. «E’ un fatto positivo che in Italia si parli di misure a contrasto della povertà. Il paese si è dotato di questo strumento con 70 anni di ritardo. Ma oggi finalmente c’è: è un reddito minimo, ai primi passi e ancora sotto finanziato».

Di conseguenza per Boeri è importante trovare altre risorse e non inventarsi nuovi meccanismi: «Dando più risorse al Rei potremmo raggiungere platee più vaste. Spero non si voglia mettere in discussione questo strumento e impedire che il processo vada avanti». Un invito chiaro alle forze politiche perché trovino ulteriori risorse per il Reddito di inclusione, senza smantellare il sistema.

In Italia le persone in difficoltà sono 4,7 milioni (1,6 milioni di famiglie): da luglio il Rei dovrebbe raggiungere 2,5 milioni di cittadini (700 mila famiglie). Nello specifico ad oggi il reddito di inclusione ha raggiunto 316 mila persone (110 mila famiglie) mentre altre 48 mila (119 mila famiglie) sono state interessate dal Sia, il sostegno all’inclusione.

Il Rei funziona su tutto il territorio nazionale e garantisce un aiuto alle persone in difficoltà; in alcune regioni (Puglia, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia) ci sono misure collegate e di rafforzamento, che integrano dunque l’aiuto. La gran parte dei richiedenti è comunque al sud, in particolare in Campania, Sicilia e Calabria. Boeri spiega «D’altronde cinque poveri su dieci sono residenti in queste regioni. Il Rei è legato allo stato della disoccupazione. Siccome la disoccupazione è intrecciata con lo stato di povertà, c’è una relazione tra il numero dei disoccupati e quello dei beneficiari».

A beneficiare del Rei sono soprattutto le famiglie con un solo componente, in genere disoccupato con più di 55 anni. Un quinto dei beneficiari inoltre ha un disabile in famiglia, mentre la metà dei nuclei ha minori a carico. L’importo medio è di 297 euro al mese, mentre il massimo dell’aiuto è di circa 550 euro. Boeri sostiene «Il messaggio è che senza il Rei queste famiglie riceverebbero pochissimo. E’ fondamentale per dare una qualche prospettiva».

Fonte: Adico

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