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“GAUGUIN E GLI IMPRESSIONISTI”: ULTIMO MESE PER VISITARE LA MOSTRA

I Capolavori della Mostra “Gauguin e gli Impressionisti” sono presenti a Palazzo Zabarella fino al 27 gennaio.

La Fondazione Bano, che ha organizzato la Mostra in collaborazione con il Comune di Padova, è fra le quattro sedi mondiali scelte per accogliere la nota Collezione Ordrupgaard, solitamente presente nel Museo di Copenaghen.

Questa esposizione ha permesso agli amanti d’arte italiani di ammirare la raffinata collezione dei coniugi Hansen. Fra le opere è possibile osservare quelle di artisti  come Cézanne, Degas, Gauguin, Manet, Monet, Renoir e Matisse. Tale selezione di dipinti è considerata oggi tra le più notevoli raccolte d’arte impressionista di tutto il panorama europeo.

La Mostra, che è stata inaugurata il 29 settembre 2018, terminerà fra poco meno di tre settimane, il 27 gennaio 2019. È possibile visitarla dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 19 (lunedì giorno di chiusura).

Per Info&Biglietti:

Fondazione Bano Palazzo Zabarella

 

Fonte immagine: Fondazione Bano

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Joan Miro mostra Palazzo Zabarella Padova

JOAN MIRÓ: MATERIALITÀ E METAMORFOSI – PALAZZO ZABARELLA

Palazzo Zabarella ospiterà fino al 22 luglio 2018 la mostra di Joan Miró, promossa dalla Fondazione Bano, che raccoglie le opere del grande artista catalano che ha segnato la produzione artistica del Ventesimo secolo.

La mostra “Joan Miró: Materialità e Metamorfosi”, promossa dalla Fondazione Bano e dal Comune di Padova, sarà esposta al Palazzo Zabarella (Via degli Zabarella, 14) fino al 22 luglio 2018.

La mostra raccoglie ottantacinque tra quadri, disegni, sculture, collages e arazzi provenienti dalla straordinaria collezione di opere del maestro catalano di proprietà dello Stato portoghese.

Fulcro della mostra, che raccoglie i lavori di sei decenni di attività, è la naturalezza fisica dei supporti impiegati dall’artista, nonché l’elaborazione dei materiali come fondamento della pratica artistica. Nella sua esplorazione della materialità Miró allargò in maniera decisiva i confini delle tecniche di produzione artistica del Ventesimo secolo.

Oltre a questa esplorazione dei materiali, egli sviluppò un linguaggio dei segni innovativo, che modificò il corso dell’arte moderna. In un processo di trasformazione morfologica, nell’arte di Miró gli oggetti assurgono allo status di segni visivi: negli arazzi le matasse di filo possono sostituire schizzi di colore; il fil di ferro dei primi collages rappresenta spesso la linea disegnata; talvolta la carta riformula le caratteristiche fisiche della tela in quanto supporto. In senso molto lato, la morfologia è il principio operativo del lavoro di Miró: tutto è in uno stato di flusso e cambiamento permanenti, man mano che l’artista esplora le possibili equivalenze tra i mezzi. Ma sebbene la morfologia si definisca come una variazione della forma, della sostanza e della struttura fisiche, non è tuttavia nella scienza o nella biologia che vada cercata la chiave interpretativa dell’arte di Miró, bensì nella trasformazione e nella logica interna dei suoi metodi di lavoro.

Nel duplice ruolo di artefice e trasgressore della forma del modernismo del Ventesimo secolo – pittore e antipittore al tempo stesso – Miró sfidò il concetto stesso di specificità del mezzo.

JOAN MIRÓ

Joan Miró, nato a Barcellona il 20 aprile 1893, è stato un pittore, scultore e ceramista spagnolo, esponente del surrealismo. Cominciò a disegnare dall’età di 8 anni, ma su consiglio del padre iniziò a lavorare come contabile, finché un esaurimento nervoso non lo convinse a dedicarsi all’arte. Nel 1912, frequentò l’Accademia Galí, dopodiché passò al Circolo Artistico di Sant Lluc. Nel 1920 si stabilì a Parigi, dove conobbe Picasso; nel 1928 la sua esposizione nella galleria Georges Bernheim lo rese famoso, nel 1954 vinse il premio per la grafica alla Biennale di Venezia e nel 1958 il Premio Internazionale Guggenheim. Per i riconoscimenti in patria Miró dovette attendere la caduta del Franchismo (regime politico dittatoriale instaurato in Spagna nel 1939 dal generale Francisco Franco e durato fino al 1975), infatti a partire dal 1978 ricevette varie medaglie d’oro, una in particolare dal re di Spagna Juan Carlos. Morì nel 1983, all’età di 90 anni, a Palma di Maiorca.

La mostra sarà aperta dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 19.00, e sarà invece chiusa il lunedì. (Aperture straordinarie: domenica 1 aprile, lunedì 2 aprile, mercoledì 25 aprile, lunedì 30 aprile, martedì 1 maggio, sabato 2 giugno)

Per informazioni, biglietti e prenotazioni consultare il sito: Palazzo Zabarella

Fonte: Padova Cultura

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