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KID PASS DAYS, FAMIGLIE ALLA SCOPERTA DEL PATRIMONIO CULTURALE ITALIANO

KID PASS DAYS, FAMIGLIE ALLA SCOPERTA DEL PATRIMONIO CULTURALE ITALIANO: IN VENETO 12 MUSEI COINVOLTI E DECINE DI PROPOSTE

Sabato 13 e domenica 14 maggio torna, con la 9^ edizione, la più importante maratona italiana di attività ed eventi family friendly dedicati ai bambini da 0 a 12 in oltre 100 musei e spazi culturali in tutta Italia.

In Veneto saranno coinvolte con visite guidate, laboratori, attività artistiche e percorsi esperienziali diverse realtà: da M9 a Mestre a Museo del Vetro di Murano e Ocean Space a Venezia, Collezione Salce a Treviso, MUSME a Padova e molti altri.

È tempo di Kid Pass Days: anche in Veneto sabato 13 e domenica 14 maggio torna con la 9^ edizione il grande evento promosso da Kid Pass e Kid Pass Culture, dedicato alle famiglie per scoprire insieme il patrimonio culturale, storico, artistico e scientifico di tutta Italia. Su scala nazionale è in partenza una maratona di oltre 100 eventi in presenza, organizzati in simultanea, in collaborazione anche per questa edizione con oltre 100 tra musei, spazi culturali, castelli, planetari, parchi archeologici e associazioni, da nord a sud.

Kid Pass Days sono le giornate delle famiglie e hanno l’obiettivo di diffondere l’accessibilità della cultura a misura di bambino: sono diventate l’appuntamento fisso di maggio che connette musei, associazioni e spazi di cultura in tutta Italia con migliaia di famiglie.

Media Partner della manifestazione è RAI Radio Kids.

In Veneto. In regione saranno 12 i musei e i luoghi di cultura coinvolti. Tra questi, Gallerie d’Italia a Vicenza, dove sabato 13 e domenica 14 maggio si potrà sperimentare un’immersione nella creatività per comprendere come si sviluppa un’idea, attraverso un percorso guidato alla mostra EX | Illustri X Elena Xausa e ispirandosi al lavoro di artisti che dell’illustrazione hanno fatto il loro modo di comunicare; seguirà un laboratorio creativo per mettersi alla prova, con estro e fantasia, realizzando un’immagine con la tecnica del collage.

Nel Veneziano, invece, ad esempio saranno aperte alle famiglie le porte dell’M9 – Museo del ‘900 di Mestre (Venezia), dove ragazze e ragazzi saranno guidati nella costruzione di un’installazione collettiva, impiegando differenti tessere di legno e cartone, che saranno quindi assemblate in maniera libera, offrendo soluzioni compositive sempre diverse; ne risulterà una grande installazione simile ad un puzzle tridimensionale, omaggio ai Plurimi di Emilio Vedova. A Murano, invece, il Museo del vetro organizza un itinerario guidato e una dimostrazione in fornace presso la Scuola del Vetro Abate Zanetti, una delle più importanti istituzioni vetrarie dell’isola, durante la quale sarà creato un oggetto in vetro. Al termine dell’attività ai nuclei familiari verrà dato in omaggio un particolare ‘goto’ in vetro. A Venezia, inoltre, sabato 13 maggio Ocean Space inaugura il primo di quattro appuntamenti di scoperta e gioco in cui le bambine e i bambini potranno imparare a conoscere alcuni abitanti ibridi del mondo marino: l’appuntamento sarà introdotto da uno scienziato del CNR-ISMAR (Istituto di Scienze Marine di Venezia) e seguirà un momento laboratoriale durante il quale i partecipanti saranno guidati nella realizzazione di uno zoo marino fantastico, con diverse tecniche artistiche (altre iniziative in provincia di Venezia nella sezione regionale del sito https://kidpass.it/veneto-cosa-fare-bambini/).

A Treviso sarà coinvolta la Collezione Salce, che durante i Kid Pass Days, dopo una breve visita alla mostra Moda e Pubblicità, attiverà un laboratorio creativo durante il quale i più piccoli potranno realizzare una maglietta con la tecnica dell’origami.

A Padova appuntamento al MUSME – Museo della Medicina, per una visita guidata dedicata alle famiglie, alla scoperta di misteri e prodigi del corpo umano e FAI Villa dei Vescovi di Luvigliano con una caccia al tesoro in villa.

A Verona il Museo Archeologico Nazionale sabato 13 maggio alle 21.00 propone un evento che vedrà coinvolti i più piccoli, mentre gli adulti parteciperanno a visite guidate dedicate in occasione della Notte Europea dei Musei: i bambini verranno coinvolti in attività di gioco alla scoperta della nostra storia, dal paleolitico all’Età del Ferro, toccando con mano riproduzioni di reperti archeologici realizzati dall’uomo.

Tra le realtà nazionali aderenti ci sono poi Gallerie d’Italia di Milano, Torino, Napoli, il Museo Archeologico e il Duomo di Milano, il MUSE di Trento, l’Acquario di Genova, Palazzo Vecchio a Firenze e Aboca Museum a Sansepolcro (Arezzo), Explora a Roma, Città della Scienza di Napoli e molti altri. 

In programma anche una ricca proposta di eventi gratuiti per famiglie per imparare l’inglese divertendosi. Nelle sedi Pingu’s English che aderiscono tutti i bambini potranno realizzare opere fiorite con la carta e fare delle attività per conoscere meglio la natura e i suoi colori magnifici. In Veneto gli eventi saranno nelle sedi Pingu’s English di Verona, Vicenza, Bassano e Treviso.

Novità assoluta di quest’anno la partecipazione delle mostre di Dinosauri in Carne e Ossa realizzate dall’azienda veneta Geomodel di Quarto D’Altino (Venezia) che produce le più importanti riproduzioni di dinosauri iperrealistici rigorosamente scientifici.

Il programma delle attività della due giorni, studiato e realizzato insieme a musei e luoghi di cultura di tutta Italia, si svilupperà attraverso tre percorsi tematici, per bambini da 0 a 12 anni:

Piccoli artisti. L’arte dei musei italiani a misura di bambino: laboratori creativi per artisti in erba.

A tutta scienza. Il mondo è tutto da scoprire con i musei e i parchi scientifici: laboratori e visite per piccoli scienziati.

I love history. La storia è un’avventura nei musei e nei parchi per piccoli esploratori del tempo.

Altra novità saranno due contest per famiglie e scuole, per stimolare l’immaginazione. Il primo per piccoli paleontologi, a partire dalla domanda: “Ti immagini come potrebbe essere un parco preistorico o un museo dove incontrare i dinosauri a grandezza reale?”, e il secondo per apparire in qualsiasi posto del mondo grazie a una… bacchetta magica. Gli elaborati in forma libera (racconti, disegni, video, ecc.) dovranno pervenire tra il 12 e il 14 maggio 2023 via email a culture@kidpass.it. I più belli e significativi saranno pubblicati sul sito e i primi 30 in ordine di arrivo riceveranno in omaggio un abbonamento annuale alla piattaforma di video corsi per bambini Kid Pass Edu.  

Kid Pass Days sono un evento unico, atteso e riconoscibile, quest’anno anche grazie al contributo di Marianna Balducci, vincitrice del Premio Andersen, che ha curato l’immagine della nona edizione 2023.

Info: https://www.kidpassdays.it/

Kid Pass 

Parco Tecnologico di Venezia

culture@kidpass.it

kidpass.it

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baby esperimusme

‘BABY ESPERIMUSME’ E ‘SEMPRE CONNESSI’ AL MUSME

Il Musme, Museo di storia della medicina di Padova, organizza incontri e laboratori dedicati ai bambini e ai ragazzi alla scoperta di emozioni, sensazioni e percezioni.

BABY ESPERIMUSME”

Domenica 21 gennaio, 25 febbraio e 25 marzo, ore 16

Dedicata ai bambini più piccoli, l’edizione speciale di Esperimusme, una serie di incontri domenicali che iniziano il 21 gennaio. Si tratta di laboratori educativi e creativi tenuti dalla psicologa Francesca Benato per i bambini dai tre ai cinque anni, che frequentano la scuola dell’infanzia e le loro famiglie. Si svolgono in 3 incontri, una volta al mese. Si comincia domenica 21 gennaio alle ore 16.00 con “Un mare di emozioni”, per sperimentare quali sono le emozioni primarie, dove le percepiamo nel nostro corpo, qual è la sede delle nostre emozioni nel cervello, cosa succede quando le nostre emozioni sono tutte confuse. Il secondo incontro è domenica 25 febbraio, sempre alle ore 16.00 ed è dedicato “Alla scoperta della cosa più importante”, cioè all’identità e alle caratteristiche fisiche e caratteriali che ci rendono diversi e unici, a partire dal nostro volto che, come un biglietto da visita, dice chi siamo e come stiamo. Il ciclo Baby Esperimusme, si conclude domenica 25 marzo alle ore 16.00 con “E io chi sono…sono un tuo pezzettino?”, un’attività sull’identità e sullo sviluppo consapevole di sé per parlare di futuro e di cosa vogliamo fare da grandi a partire dalla bellissima storia di Pezzettino.

I laboratori costano 10 euro a bambino accompagnato da 1 solo adulto. Nel costo è incluso il biglietto d’ingresso al museo per il bambino.

laboratori per ragazzi musme

SEMPRE CONNESSI”: fisica e Biologia insieme per comprendere come percepiamo il mondo esterno

Da sabato 27 gennaio a domenica 4 febbraio, ore 16

Quanti tipi di occhi esistono in natura? In quanti modi è possibile sentire? I sensi possono ingannare? Da cosa dipendono le sensazioni? Da sabato 27 gennaio a domenica 4 febbraio, i ragazzi dai 6 ai 13 anni accompagnati dai genitori, possono scoprirlo attraverso i laboratori guidati di mattina e pomeriggio, inclusi nel prezzo del biglietto del Museo. Per prenotare scrivere a info@musme.it o telefonare allo 049.658767.

Orari di apertura:

  • Da Martedì a Venerdì, 14.30-19 (ultimo ingresso 18.15) Mattina aperto solo su prenotazione

  • Weekend e festività: 9.30-19 (ultimo ingresso 18.15)

Chiuso i Lunedì non festivi

Biglietti:

  • Intero 10 €

  • Ridotto Gruppi dalle 10 alle 30 persone 8 €

  • Ridotto Giovani e studenti 6 €

  • Famiglia (2 adulti + 3 bambini fino a 12 anni compiuti) 22 €

  • Gratuito bambini fino a 3 anni

per informazioni: EsperiMusme

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mostra venire alla luce padova

VENIRE ALLA LUCE. DAL CONCEPIMENTO ALLA NASCITA

Dal 6 dicembre 2017 al 10 giugno 2018 sarà possibile conoscere lo straordinario percorso di evoluzione dell’essere umano, dal concepimento fino al momento della nascita, visitando la mostra “Venire alla luce. Dal concepimento alla nascita” presso il Museo di Storia della Medicina a Padova.

La mostra, promossa dalla Fondazione MUSME e realizzata con il significativo contributo scientifico dell’Università di Padova, è curata dal Prof. Giovanni Battista Nardelli (Dipartimento di Salute della Donna), dal Prof. Maurizio Rippa Bonati (Dipartimento di Scienze Cardiologiche Toraciche e Vascolari), in collaborazione con il Prof. Raffaele De Caro e il suo team (Dipartimento di Neuroscienze), con il contributo del dott. Andrea Cozza, sotto la supervisione del comitato scientifico del Museo, presieduto dal Prof. Vincenzo Milanesi.

Attraverso le collezioni storiche della Clinica Ginecologica dell’Università di Padova e installazioni multimediali, exhibit interattivi e video in 3d, sarà possibile conoscere e sperimentare da vicino l’evoluzione dell’essere umano, sia dal punto di vista scientifico che emozionale. Il percorso, coniugando passato e presente, storia e tecnologia, in piena continuità con l’approccio del MUSME, permetterà di vivere mese per mese la magia della crescita nel grembo materno, scoprirne i segreti, condividerne le sensazioni con una doppia prospettiva: quella della madre, delle sue percezioni e dei cambiamenti del suo corpo, e quella del feto, fino al momento in cui esso “viene alla luce”.

Le preziose collezioni dell’Università di Padova presentano modelli anatomici, in cera e cristallo e creta, esposti al pubblico per la prima volta, risalenti alla seconda metà del ‘700, che costituiscono un’occasione unica per avventurarsi nella storia dell’ostetricia e seguire il suo passaggio da arte manuale a scienza.

Il Settecento ha rappresentato, a livello europeo, un secolo particolarmente fecondo per il rinnovamento dell’arte ostetrica, che conosce una tradizione lunghissima, dalle prime tavolette sumeriche raffiguranti scene di parto al più noto Corpus Hippocraticum con trattati e scritti, tra gli altri, relativi alla gravidanza, alla leggendaria Trotula de Ruggiero, la più celebre tra le Mulieres Salernitanae, le personalità femminili che hanno operato nell’ambito della Scuola medica salernitana, cui è attribuito, non senza controversie, il De passionibus mulierum ante in et post partum, fino ai secoli successivi – lo stesso Leonardo da Vinci studierà la morfologia e la fisiologia degli organi riproduttivi. In Italia, anche sulla scorta di esigenze di tutela della salute pubblica, vennero istituiti i primi veri e propri insegnamenti universitari di materia ginecologica-ostetrica. Sono gli anni in cui si gettano le basi per l’ancora giovane scienza moderna, anni di straordinaria innovazione e sperimentazione grazie all’utilizzo di nuovi, potenti strumenti scientifici e didattici.
È a questo sviluppo del progresso che guarda il Museo di Storia della Medicina, evidenziando la connessione tra arte e medicina, diventata sempre più forte da quando le arti visive hanno contribuito all’insegnamento delle scoperte medico-scientifiche.

I modelli esposti sono tra i primi, a livello mondiale, usati in questo contesto. È il medico bolognese Luigi Calza (1737-1784), fondatore del Primo Gabinetto Ostetrico, a Padova nel 1765, a farli realizzare, quattro anni dopo, al ceroplasta Giovan Battista Manfredini e allo scultore Pietro (o Giovan Battista) Sandri.

Le cere, di cui è esposta una preziosa selezione, rappresentano l’apparato riproduttore femminile e il feto, nonché alcune tappe cronologiche della gravidanza e del parto. Le crete raffigurano le varie presentazioni fetali e originariamente erano costituite da componenti mobili (ora saldamente ancorate) affinché gli allievi medici e le levatrici potessero esercitarsi sui meccanismi del parto.

Dal forte impatto visivo, questi modelli permettono al visitatore non solo di conoscere la storia della ginecologia e dell’ostetricia, ma anche di ripercorrere alcune tappe fondamentali dell’insegnamento dell’epoca, “entrando” in una sorta di laboratorio dove ogni esemplare racconterà le idee, gli studi e gli esperimenti, che animavano le università.

Completa il nucleo della collezione una raccolta di strumenti chirurgici iniziata da Rodolfo Lamprecht (1781-1860), con il quale nel 1819 viene fondata la Clinica Ostetrica, nell’Ospedale Civile di Padova, oltre a preparati anatomici, tavole didattiche (realizzate a mano con tecnica ad acquerello o con stampa tipografica editoriale policroma), strumenti per il parto risalenti al XIX e XX secolo e il primo ecografo acquistato in Italia, a Padova, nel 1969.

In linea con la natura high-tech del Museo, non mancano postazioni multimediali e interattive, cui si affianca un video in 3d che mostra il contrasto – come evoca il titolo della mostra – fra la dimensione ovattata, buia e protetta, nella quale si trova il feto durante la gravidanza, e quella luminosa in cui è immerso dopo la fuoriuscita dall’utero, iniziando un’esistenza sempre più autonoma. Una speciale pinacoteca virtuale permetterà di visualizzare meravigliose opere d’arte legate al tema della maternità, potendo con un click analizzare tanti temi e aspetti, ma anche di leggere ecografie, con diversi approfondimenti e osservazioni.

Un viaggio nella storia di tutti alla scoperta della meravigliosa avventura che è la nascita attraverso la storia della medicina e la più moderna tecnologia.

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