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RIPRISTINATO IL SERVIZIO DI RETE DI VODAFONE, IL NORD ITALIA RISULTA ESSERE L’AREA MAGGIORMENTE COLPITA DAI DISSERVIZI

I disservizi si sono registrati nel Nord Italia, in particolare Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Ma con il passare delle ore, il problema si è diffuso

Dopo un lungo blackout è stato ripristinato il servizio di rete Vodafone, durato diverse ore. Il tutto mentre si chiudevano le aste per il 5G, la nuova generazione di rete cellulare. Oggi i possessori di una SIM dell’operatore rosso si sono svegliati constatando che il servizio non funzionava. Un colossale blackout che riguardava sia la linea voce che la connessione internet, per entrambi i marchi con cui l’operatore è presente in Italia: Vodafone, appunto, ma anche la nuova low cost Ho. I disservizi si sono registrati nel Nord Italia, in particolare Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Ma con il passare delle ore, il problema si è diffuso anche al Lazio e Roma, al sud Italia, in particolare nella zona di Napoli, Calabria, Puglia e Sicilia.

Per ore sono arrivate migliaia di segnalazioni legate al disservizio. Molti utenti, specie nella zona di Torino, hanno lamentato anche problemi per le connessioni fisse, via Adsl e fibra ottica, ora risolti.

Qualcuno ha lamentato anche l’assenza di rete mobile, mentre per il wi-fi non è stato segnalato alcunché. Inutile dire che nell’arco di breve tempo il numero di clienti Vodafone 190 è stato letteralmente tempestato di chiamate da parte di utenti indignati che volevano informazioni sul blackout.

Impossibile parlare con un operatore poiché, visto l’altro numero di richieste di assistenza, Vodafone ha ben pensato di inserire il risponditore automatico che avvertiva di problemi tecnici in via di risoluzione.

Inutile dire che su Twitter e Facebook si è scatenato l’inferno, a causa di clienti Vodafone nel panico più totale, vista l’assenza di servizi. La situazione era abbastanza grave fin dalla prima mattina e ben fotografata da DownDetector: le segnalazioni dei problemi Vodafone hanno raggiunto in poco tempo quota 1500. A metà mattina comunque l’azienda ha comunicato che è stato ripristinato il servizio.

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bolletta

NOVITÀ SULLE BOLLETTE DI GAS E LUCE, A BREVE SARA’ OBBLIGATORIO PORRE LA DATA DI SPEDIZIONE SULLE FATTURE EMESSE

La misura servirà a individuare le responsabilità nel caso in cui i consumatori ricevano fatture già scadute.

A fine settembre scadono i termini per la consultazione pubblica, poi sarà compito del Ministero dello Sviluppo Economico adottare e rendere operativo il relativo regolamento. Le nuove regole sulle bollette non sono ancora in vigore, ma tra pochi mesi le novità potrebbero diventare realtà. Lo scopo di tale rivoluzione sarebbe proprio quello di limitare le controversie tra gestori dell’energia e clienti finali.

Nella legge di bilancio approvata dal precedente governo, è infatti scritto nero su bianco che deve essere l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a stabilire “le modalità tecniche e operative che il servizio postale deve osservare per assicurare la certezza della data di spedizione delle fatture agli utenti da parte dei soggetti gestori di servizi di pubblica utilità”.

RITARDI NELLA CONSEGNA DELLA CORRISPONDENZA

A chi, del resto, non è capitato di trovare nella propria cassetta della posta una bolletta già scaduta o prossima alla scadenza? Tra la data di emissione e quella di scadenza devono esserci almeno 20 giorni di differenza. Sono state numerose le segnalazioni da parte di utenti e Sindaci che lamentavano ritardi nella consegna della corrispondenza ed in particolare proprio delle fatture/bollette da parte degli operatori postali, con evidenti conseguenze negative per i cittadini: interessi di mora per ritardato pagamento fino all’ interruzione del servizio per mancato pagamento.

Inoltre negli ultimi mesi, spiega ancora l’Agcom si sono verificati numerosi casi di dispersione/distruzione di invii postali affidati al fornitore del servizio universale e ad altri operatori postali che hanno determinato l’avvio di procedimenti sanzionatori da parte dell’Autorità.

Sarà compito del Ministero dello Sviluppo Economico adottare e rendere operativo il relativo regolamento. L’Agcom ritiene che un periodo transitorio di 6 mesi dalla pubblicazione della delibera finale possa essere considerato congruo per gli operatori postali per adeguare i propri sistemi produttivi al fine di procedere alla stampa della data di spedizione sulle buste che contengono le fatture.

Fonte: Associazione Difesa Consumatori

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gas

STANGATA SULLE BOLLETTE DI GAS E LUCE CON UN INCREMENTO MEDIO DEL 7% PER FAMIGLIA

Nuova stangata in arrivo per le famiglie italiane. A partire dal primo Luglio, infatti, le bollette di luce e gas subiranno importanti aumenti, come comunicato dall’Autorità di Regolamentazione per Energia, Reti e Ambienti.

La spesa per l’energia per la famiglia tipo in tutela registrerà un incremento del 6,5% per l’energia elettrica e dell’8,2% per il gas naturale, «in controtendenza rispetto ai forti ribassi (-8% per l’elettricità e -5,7% per il gas) del secondo trimestre 2018».

Secondo alcuni dati la spesa (al lordo tasse) per l’elettricità per famiglia nell’anno ‘scorrevole’ (compreso tra il 1° ottobre 2017 e il 30 settembre 2018) sarà di 537 euro, con una variazione del +4,8% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° ottobre 2016 – 30 settembre 2017), corrispondente a un aumento di circa 24 euro/anno. Nello stesso periodo la spesa per la bolletta gas sarà di circa 1.050 euro, con una variazione del +2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° ottobre 2016 – 30 settembre 2017), corrispondente a circa 21 euro/anno.

Arera ha piegato che le motivazioni dell’aumento di luce e gas sono da ricondurre all’aumento delle tensioni internazionali, che hanno contestualmente provocato l’aumento spropositato del costo del petrolio. Negli ultimi 12 mesi, infatti, il greggio ha visto impennare il suo costo del 57%, di cui il 9% è relativo al solo mese di maggio.

A mitigare però quanto meno parzialmente gli aumenti è l’importante “scudo” congiunturale attivato dall’Autorità attraverso gli oneri di sistema, il cui prelievo tariffario è stato attenuato e compensato con le giacenze e uno scudo di cassa. Si tratta di una misura che sarà estesa sia ai consumatori tutelati che a quelli del libero mercato e resa possibile dal risanamento voluto dal Regolatore dal 2011 ad oggi, ma questo scudo dovrà essere poi ripianato nel futuro recuperando le cifre di cui saranno alleggerite le bollette con piccoli interventi dilazionati nel tempo.

Fonte: Associazione Difesa Consumatori

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energia e rincari

Energia, le bollette tornano a salire: luce +4,3% e gas +2%

Dopo i ribassi dei primi sei mesi dell’anno, a luglio i prezzi invertono la tendenza.

I rincari dovuti a una previsione di aumento dei prezzi delle materie prime, in particolare del gas naturale, e a maggiori costi per il servizio di dispacciamento (distribuzione) dell’elettricità. L’Authority ha aperto una indagine sui comportamenti anomali degli operatori.

Tornano a salire le bollette dell’energia nel terzo trimestre 2016, dopo i ribassi nei primi due trimestri. Dal primo luglio, per la famiglia-tipo la bolletta dell’elettricità registrerà un aumento del 4,3%, mentre per il gas il rincaro sarà dell’1,9%. Lo rende noto l’Autorità dell’energia elettrica e del gas nella sua revisione trimestrale dei prezzi: tutto questo significa una diminuzione dei benefici che si erano accumulati in precedenza: nell’arco degli ultimi 12 mesi, sempre per la famiglia media, i risparmi si riducono così a circa 70 euro.

Ma a che cosa è dovuta l’inversione di tendenza? In buona sostanza, per il metano, l’Authority prevede che i prezzi della materia prima siano destinati a salire anche nella seconda parte dell’anno, in scia a quanto avvenuto nei mesi scorsi. In pratica, approvvigionarsi di gas costerà di più e questo si riverbera sui clienti finali. Per quanto sempre meno, il il prezzo del gas segue quello del petrolio: il greggio dopo aver toccato i minimi a 25 dollari nella seconda metà del 2015, è ora risalito sopra i 50 dollari.

Molto più interessante il meccanismo che ha portato a un aumento della bolletta dell’elettricità. Sempre secondo quanto ha comunicato l’Autorità per l’energia è stata registrata “una significativa crescita dei costi di dispacciamento , cioè dei costi sostenuti dal gestore della rete Terna per il mantenimento in equilibrio del sistema elettrico”. In altre parole, Terna (la società che gestisce la rete ad alta tensione e che è ha il compito di garantire che l’elettricità arrivi in tutto il paese) ha segnalato “un aggravio di costi per il sistema e una alterazione del normale meccanismo di formazione dei prezzi di mercato”.

Per il meccanismo del mercato dell’energia, Terna acquista elettricità per mantere il sistema in equlibrio, per dirla in volgare che non ci sia interruzione di corrente. Nei mesi scorsi è avvenuto che gli operatori (le società private che producono elettricità) abbiano offerto sul mercato una minore quantità di energia. Questo ha portato a un conseguente aumento dei prezzi che Terna è costretta a pagare per garantire il servizio e che vengono poi ribaltati sulle bollette.

Ma l’Authority sospetta che ci siano state “strategie anomale adottate dai diversi operatori sul mercato all’ingrosso dell’energia elettrica, sia in sede di programmazione di immissione e prelievi, sia in sede doi offerta di servizi di dispacciamento”. Tradotto, questo significa che l’Authority sospetta che gli operatori si siano messi d’accordo per favorire la salita dei prezzi in un momento in cui spesso le centrali elettriche lavorano in perdita o non lavorano affatto.

Non per nulla, l’Autorità per l’energia ha fatto sapere di aver “avviato un procedimento intimando la cessazione immediata delle condotte anomale ancora in corso e prevedendo l’eventuale adozione di altre misure regolatorie, riservandosi

inoltre di avviare procedimenti sanzionatori per l’accertamento di eventuali violazioni”. Il dossier è finito anche sul tavolo del presidente dell’Antitrust che potrebbe a sua volta aprire una indagine sui comportamenti contrari alle regole del libero mercato.

Di Luca Pagni

Fonte: La Repubblica

 

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