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IN ARRIVO LA PENSIONE DI CITTADINANZA

In arrivo la pensione di cittadinanza, il sostegno economico rivolto agli anziani.

Accanto al reddito di cittadinanza, il nuovo decreto prevede anche la pensione di cittadinanza.

Si tratta di un sostegno economico indirizzato agli anziani che vivono con un reddito mensile che è al di sotto della soglia di povertà stabilita dall’Eurostat, pari a 780 euro.

L’obiettivo è quello di aumentare le pensioni minime e di contrastare la povertà con un’integrazione della propria pensione, fino al raggiungimento della predetta soglia.

 

Importo e beneficiari

beneficiari della pensione di cittadinanza saranno 369 mila, circa il 13,7% del totale dei 2,7 milioni di percettori.

La pensione di cittadinanza è costituita da una componente che integra il reddito familiare, fino alla soglia di 7.560 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.

È prevista una componente a integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione in affitto pari all’ammontare del canone annuo previsto nel contratto di locazione, come dichiarato a fini ISEE, fino a un massimo di euro 1.800 annui.

L’integrazione è concessa anche nella misura della rata mensile del mutuo ai nuclei familiari residenti in abitazione di proprietà. Ciò nel caso in cui, per l’acquisto della casa, sia stato contratto un mutuo da parte di uno dei membri dello stesso nucleo familiare.

Complessivamente potrebbe spettare un’integrazione del reddito fino al raggiungimento di 9.360 €. Mensilmente, quindi, l’interessato ha diritto ad un massimo di 780 €. In ogni caso, l’integrazione non può essere inferiore ai 480 € annui.

Il beneficio, di durata continuativa non superiore a 18 mesi (rinnovabile), decorrerà dal mese successivo a quello della richiesta e il suo valore mensile sarà pari a un dodicesimo del valore su base annua. Inoltre, la pensione di cittadinanza è suddivisa in parti uguali tra i componenti del nucleo familiare.

 

Come presentare la domanda

La domanda per la pensione di cittadinanza va presentata dopo il quinto giorno di ciascun mese mediante modalità telematica online, direttamente sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al link Reddito di cittadinanza tramite Spid.

In alternativa si può presentare in modalità cartacea, presso gli uffici postali avvalendosi del modello di domanda predisposto dall’Inps, dal 6 marzo 2019 (e da ogni giorno 6 del mese).

La domanda verrà inserita subito nel portale del Ministero del Lavoro dall’operatore di sportello di Poste o recandosi ad un Caf, previa stipula di una convenzione con l’Inps, sarà proprio l’Istituto che dovrà approvare il modulo di domanda e di comunicazione dei redditi.

Entro 5 giorni lavorativi dalla ricezione della domanda l’Inps verificherà il possesso dei requisiti per l’accesso in base delle informazioni disponibili negli archivi.

Fonte: Adico

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IN AUMENTO LE TRUFFE PORTA A PORTA: I CONSIGLI DI ADICO

Crescono sempre di più le truffe porta a porta: Adico interviene con alcuni consigli.

Ogni giorno aumentano sempre di più le truffe porta a porta. I protagonisti di queste spiacevoli vicende sono gli anziani. Adico per venire incontro a questa problematica propone alcuni consigli che potrebbero evitare questi inganni.

Alcune fondamentali raccomandazioni che propone Adico riguardano il non aprire la porta agli sconosciuti, il non comunicare informazioni personali e il non credere a chi promette la restituzione di denaro.

Carlo Garofolini, presidente di Adico, afferma che si contano centinaia di segnalazioni di truffe e raggiri. Il finale di ogni storia è sempre lo stesso ed è facilmente intuibile. Le vittime delle trappole sono soprattutto gli anziani che vivono da soli.

Poi ancora, le tecniche principali interessano sconosciuti suonano alla porta che, aggiungendo dei particolari sulla vita del loro interlocutore, guadagnano la fiducia dell’anziano.

Quello delle truffe porta a porta è un fenomeno che non conosce crisi e, anzi, si affina sempre di più. Gli anziani derubati contano danni economici rilevanti e vivono con la paura costante di essere ingannati.

Infine, qual è l’«identikit» del truffatore modello?

Si tratta di uomini e donne che infondono fiducia nel loro interlocutore. Sono ben vestiti, appaiono come persone distinte e sono preparati a parlare con un’«ars oratoria» di prim’ordine. Insomma, sanno esattamente come risultare convincenti.

Fonte

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TRASPORTO PUBBLICO: NUOVE AGEVOLAZIONI

Nel nuovo anno ci sono modifiche nel trasporto pubblico: sarà possibile avere delle agevolazioni.

Il 2019 porta con sè un’importante proposta: c’è la possibilità di godere di agevolazioni su mezzi pubblici per anziani e invalidi.

In particolare il contenuto dell’iniziativa parla di abbonamenti annuali o trimestrali gratuiti in base all’attestazione Isee e alle certificazioni Cud e Obism.

Così,dal 1 gennaio 2019, l’Amministrazione comunale ha reso senza pagamento, per i residenti nel Comune di Padova, gli abbonamenti per i mezzi pubblici.

Per la verifica del requisito di reddito è possibile, fino al 7 luglio 2019, presentare l’attestazione.

Possono usufruire dei nuovi vantaggi i residenti che risultano avere:

  • trattamento di vecchiaia.
  • che siano pensionati sociali,portatori di handicap,mutilati ed invalidi con un grado di invalidità non inferiore al 74%.

 

Requisiti idoneità per i vantaggi

Fonte

 

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POPOLAZIONE VENETA ANZIANA. RICHIESTE PER L’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO.

In una complessiva popolazione veneta di quasi 5 milioni di abitanti, un milione e cento mila sono sopra i 65 anni. La figura dell’amministratore di sostegno, dunque, è molto richiesta.

L’anzianità comporta anche la non più totale autosufficienza della persona, per le piccole attività quotidiane ad esempio. Proprio per questa ragione c’è stato un aumento di soggetti che si rivolgono allo sportello Adico “amministratore di sostegno”. Essi avanzano richiesta di una figura a favore di qualche familiare anziano, che non riesce a svolgere determinate azioni, soprattutto, amministrative.

Ma chi è l’amministratore di sostegno?

Si tratta di un istituto che opera quando un soggetto non è più autosufficiente, ma non tanto da diventare incapace di intendere e di volere: in questo caso viene nominato da un giudice un amministratore di sostegno che agisce in nome e per suo conto.

Un esempio fra tutti è il familiare che vive in casa di riposo e non è più in grado di gestire le attività patrimoniali e non. La richiesta alla nomina dell’amministratore sopra citato serve per gestire i beni dell’anziano.

Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, spiega:

“L’amministratore di sostegno è una figura molto richiesta proprio perché la popolazione è sempre più anziana. Il nostro sportello sta gestendo diverse pratiche soprattutto a partire dal 2018, forse perché a poco a poco la gente comincia a conoscere questa figura giuridica e inizia a comprenderne l’importanza. Crediamo che a poco a poco l’amministratore diventerà un istituto sempre più utilizzato proprio in relazione all’invecchiamento della popolazione”.

Per saperne di più: Amministratore di sostegno

Fonte: Adico

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