Associazione Arcadia

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Via L. Belludi, 50 –  Padova –
Tel. 333 6799660 – 339 7866957
www.arcadiadidattica.wordpress.com
email:  arcadiadidattica@gmail.com
ARC.A.DIAArcheologia Ambiente Didattica, nasce a Padova nel dicembre 1999, ha come obiettivi la conoscenza, la tutela, la salvaguardia e la fruizione del territorio.
È costituita da archeologi, architetti, storici dell’arte, naturalisti e laureati in Scienze della Formazione, artisti,  con ampia esperienza nel settore della didattica e della comunicazione.
La sua esperienza in campo didattico, di valorizzazione e salvaguardia, promozionale e progettuale, deriva da una lunga attività sul campo maturata negli anni. ARC.A.DIA collabora con enti pubblici e privatioffrendo servizi in ambito culturale, di salvaguardia, tutela, valorizzazione e fruizione.
Progetta, cura e realizza:

  • attività didattiche e laboratori in ambito storico, artistico, archeologico e naturalistico-ambientale per scuole di ogni ordine e grado e per gruppi di adulti
  • percorsi didattici museali
  • progettazione europea
  • allestimenti museali
  • eventi culturali
  • progetti di animazione alla lettura presso scuole e biblioteche

 

INFO:

Via Luca Belludi, 50-Pd; arcadiadidattica@gmail.com; www.arcadiadidattica.wordpress.com;https://www.facebook.com/AssociazioneArcadia;

 

IL PROGETTO ARCHEOLAB SI COLLOCA TRA LE SCIENZE NATURALI E LE SCIENZE STORICO-CULTURALI: UTILIZZA LE METODOLOGIE DELLE SCIENZE NATURALI PER OTTENERE RISULTATI NELLE SCIENZE STORICO-CULTURALI.

Box Archeolab

L’ARCHEOLAB consiste in un box di legno di 1.50 x 1.50m, profondo 50cm, riempito di terra a strati (cosiddetta “torta”).
Il box si prepara esattamente come si depongono gli strati in natura: il primo strato è di origine naturale (costituito dalle pietre di medie dimensioni associate a ghiaia ed una matrice sabbiosa), gli altri strati, all’interno dei quali verranno inseriti alcuni frammenti ceramici antichi di recupero, si susseguono a creare un effetto “torta”.
Viene prestata attenzione agli strati che fanno riferimento alla presenza dell’uomo, di colore più scuro, suddivisi poi in base alla ceramica in esso contenuta:
a. preistorica e/o protostorica,
b. romana,
c. medievale,
d. rinascimentale.

la 'torta'

Sulla superficie si dispongono lattine di coca-cola e/o plastica che caratterizzano la nostra epoca.
I partecipanti al laboratorio comprendono così quale differenza effettivamente esiste tra la ceramica che si produce nelle diverse epoche (impasto, colore, forme), acquisendo anche il concetto del principio di sovrapposizione che l’archeologia ha preso in prestito dalla geologia.
In geologia infatti i “marker” cioè gli elementi guida per la determinazione cronologica sono i fossili, in archeologia è la ceramica.

Semplificando possiamo dire che:
lo strato più basso è il più antico,
lo strato più superficiale è il più recente.
Si comprende così la sequenza della deposizione stratigrafica del sottosuolo.

Obiettivi

  • acquisire i concetti appartenenti ai processi formativi del record archeologico;
  • assimilare con il gioco spontaneo i concetti spazio-tempo per entrare nella sfera della multidimensionalità dell’universo: un universo al di sopra della superficie dove camminiamo ed un altro al di sotto di essa;
  • scoprire che nel sottosuolo c’è un “mondo” tutto da conoscere, dove il primo strato “sotto la strada” è l’ultimo che si è depositato e quindi è il “più vicino a noi”, mentre l’ultimo strato, nella profondità della terra, prima del substrato naturale, è il “più lontano da noi”. In questo modo gradualmente si trasforma la percezione del mondo che ci circonda.

Il laboratorio non vuole essere una “caccia al tesoro” ma l’insegnamento dei concetti di stratigrafia, riferiti ai principi di geologia, individuando la matrice del deposito ed il colore del sedimento attraverso la tavola Munsell1 e procedendo  progressivamente nella profondità dello scavo, con l’utilizzo dell’apposita cazzuola trowel.

Stratigrafia Stratigrafia

Risultati attesi
stimolare il processo di apprendimento, la motivazione e la creatività, collocando un artefatto/manufatto all’interno del proprio contesto di rinvenimento;
ricostruire il paesaggio antico attraverso l’individuazione e lo studio dei reperti vegetali (archeobotanica);
conoscere quali tipi di animali esistevano in un’epoca remota (archeozoologia).
Si stimola così il processo della formazione dei ragionamenti attraverso l’associazione dei simboli: se in uno strato non emerge alcun tipo di materiale,  lo strato è di origine naturale; il rinvenimento invece di manufatti ceramici, tessere musive, lumachine, semini provenienti dal cibo, ossicini di animali, denota la presenza dell’uomo (legge della causa ed effetto).
Il patrimonio culturale della Terra appartiene a tutta l’umanità. Si tratta quindi, di acquisire una maggior consapevolezza della necessità di tutelare i beni culturali che giacciono nel sottosuolo e vengono portati “alla luce del giorno” attraverso adeguate tecniche e metodi appropriati. In ultima analisi, i metodi e/o le tecniche dello scavo stratigrafico, parte integrante della ricerca archeologica, sono funzionali alla ricostruzione della storia dell’essere umano cioè della vita quotidiana dei nostri antenati.
Sfatando il mito: “…anch’io da piccolo volevo fare l’archeologo ma poi…”, si cerca di dare alle nuove generazioni l’accesso più naturale a quei beni che già appartengono loro. Chiunque lo può fare e non è indispensabile una particolare dote e/o vocazione.

Gli alunni possono sperimentare direttamente, attraverso la loro esperienza personale, la ricerca archeologica sul campo, arrivando a contestualizzare gli artefatti e a comprendere ed integrare  meglio, le visite guidate nei musei.

Street Archaeology
Dott.ssa Asja Zec

Telefono: +39 349 1703284
E-mail:  info@street-archaeology.com
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