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SPRECO ALIMENTARE: 15 MILIARDI IN PATTUMIERA

Lo spreco alimentare aumenta sempre di più: in totale ne abbiamo accumulato per 15 miliardi di euro.

Tonnellate di prodotti alimentari finiscono con l’essere spreco senza essere consumati. Tutto questo provoca seri danni alla nostra società. Invece gli scarti, che dovrebbero essere ridotti al minimo, hanno grandi potenzialità.

Spreco di cibo significa anche spreco di soldi. In Italia sono ben 15 miliardi i soldi persi in sprechi. Infatti, la maggior parte del cibo che buttiamo si deve agli sprechi domestici e alla scarsa virtuosità dei consumatori.

In relazione a questa tematica, nella Giornata nazionale contro lo spreco alimentare AcegasApsAmga spiega come ridurre ed evitare le rimanenze che pesano sull’ambiente e sulle tasche dei cittadini.

Nel dettaglio, Acegas ha raccolto quasi 98 chili di rifiuti organici per abitante. Essi vengono trasformati in compost di alta qualità ed energia elettrica. Sprecare il meno possibile e conferire correttamente gli scarti, dunque, è possibile e fa bene all’ambiente.

Poi ancora, il Gruppo Hera porta avanti il progetto “Cibo Amico” grazie al quale vengono recuperati i pasti preparati ma non consumati nelle cinque mense dell’azienda, poi donati a sei enti no profit che danno ospitalità e assistono circa 140 persone in otto strutture.

Infine,se la raccolta differenziata permette di dare nuova vita ai rifiuti, è importate prima di tutto cercare di ridurli, a partire dalle proprie abitudini quotidiane.

I CONSIGLI PRATICI

  • Per evitare di sprecare è molto utile la doggy bag, un contenitore da portare da casa o richiedere al ristorante per conservare gli avanzi.
  •  E’ fondamentale comprare solo il cibo essenziale, pianificando i pasti della settimana e controllare sempre le date di scadenza.
  •  Se possibile è meglio acquistare gli alimenti direttamente dal produttore per evitare gli sprechi dovuti alle lunghe filiere e donare i prodotti che non vengono consumati alle associazioni locali che sostengono le strutture caritative.

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70 ANNI DI VINILE: RIECCO IL PRIMO DISCO

Il vinile compie 70 anni: ristampa del primo disco

In occasione del compleanno del vinile il primo microsolco della storia sarà ristampato per appassionati e collezionisti.

Il vinile è diventando uno dei formati oggi più acquistati, con risultati di vendita pari al 1990. Quest’anno esso festeggia ben 70 anni di onorata carriera.  Era infatti il 21 giugno del 1948 quando il primo disco “moderno” fu lanciato sul mercato.

Nel dettaglio, per l’importante anniversario, giunge un’iniziativa unica nel suo genere: ci sarà  la ristampa del primissimo album, con tanto di copertina originale.

Nel 1948 Goddard Lieberson, ex presidente di Columbia Record, presentò al mondo il primo microsolco pensato per la distribuzione commerciale: il “Concerto per Violino in Mi Minore” del compositore tedesco Felix Mendelssohn.

Allora,per il settantesimo compleanno, il disco sarà ristampato e 500 copie esclusive si regaleranno nella giornata di sabato, mentre una copia verrà donata al Sound Archive della British Library.

Infine, John Hirst, music manager per HMV, ha così commentato l’iniziativa:

“Siamo entusiasti di celebrare i 70 anni del disco in vinile. Vendiamo questo formato dal 1948 presso il nostro negozio di Oxford Street.”

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MUSEO ARCHEOLOGICO: NOVITA’ PER LA STORIA PADOVANA

A Padova da giovedì 7 gennaio il museo archeologico si rinnova.

Il Museo Archeologico di Padova quest’anno si arricchisce con un nuovo allestimento dedicato ai manufatti di epoca pre romana che il pubblico potrà ammirare da giovedì 7 gennaio.

Quindi, avrà luogo qui l’inaugurazione ufficiale del Museo Archeologico di Padova. L’incontro avverrà alle 17.30 nella sala del Romanino, una delle più rappresentative del complesso degli Eremitani.

Inoltre, all’evento parteciperà Francesca Veronese. Essa è un’ archeologa dei Musei civici e interverrà anche Anna Marinetti dell’università Ca’ Foscari di Venezia.

L’allestimento nasce per mettere in risalto nuovi aspetti della storia antica di Padova e lo fa mettendo in esposizione una serie di cippi ornati da iscrizioni.

Nel dettaglio, a quelli che da tempo fanno parte della collezione, se ne aggiungono altri recuperati più recentemente dagli scavi.

Perché i cippi sono importanti?

I cippi sono dei blocchi di pietra. Essi sono di rilevante importanza perché analizzando i manufatti e la posizione del ritrovamento si capisce che la città aveva una conformazione e dei confini precisi fin da tempi antichissimi.

Gli archeologi stanno cercando di capire se nell’epoca pre romana esistesse a Padova un’autorità politica cittadina che redistribuiva gli spazi urbani.

La Padova odierna, allora, è un’evoluzione dell’organizzazione dettata nei secoli. I luoghi in cui sono stati ritrovati i cippi dimostrano come già esistesse una precisa definizione degli spazi urbani.

Allo stesso modo lo dimostrano i cippi, che dunque potrebbero dare un contributo fondamentale per capire le dinamiche socio-politiche dell’antica Padova.

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IL REDDITO DI CITTADINANZA

Da ieri è online il portale specifico del reddito di cittadinanza.

A partire dal 6 marzo 2019 è possibile fare domanda per il reddito di cittadinanza. Questa operazione si potrà svolgere sul sito “www.redditodicittadinanza.gov.it.”

Nel dettaglio, sul sito è possibile conoscere quali sono i requisiti per avere il reddito, quali documenti sono necessari per presentare la domanda e quali sono le modalità per richiedere l’ISEE.

Che cos’è il reddito di cittadinanza?

Se si presentano determinate difficoltà economiche, il Reddito di cittadinanza aiuta a formare e a trovare lavoro. Il Reddito di cittadinanza ha inoltre l’obiettivo di migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro aumentando l’occupazione.

Le caratteristiche del Reddito di cittadinanza

  • Integrazione al reddito: Si tratta di una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale.
  • Patti per il lavoro: Il Reddito di cittadinanza è associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per l’inclusione sociale.
  • Percorsi personalizzati: Come stabilito dal DL 4/2019, i cittadini possono richiederlo a partire dal 6 marzo, obbligandosi a seguire un percorso personalizzato di inserimento lavorativo.

Quali sono i requisiti da avere?

  •  Cittadinanza: E’ obbligatorio essere cittadino italiano o europeo o lungo soggiornante e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa.
  • ISEE: Bisogna avere un ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) aggiornato inferiore a 9.360 euro annui.
  • Patrimonio immobiliare: Si deve possedere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro.
  • Patrimonio finanziario: C’è bisogno di avere un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare e delle eventuali disabilità presenti nello stesso.
  •  Reddito familiare: Infine, bisogna essere in possesso di un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. La soglia del reddito è elevata a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto.

Invece, cos’è la Pensione di cittadinanza?

La pensione di cittadinanza è un beneficio che si può ottenere se il nucleo familiare è composto esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni.

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