ASSEGNI NON TRASFERIBILI: INTERVIENE IL PARLAMENTO.

Richieste di assistenza da parte dei cittadini multati riguardo gli assegni non trasferibili. Dal Parlamentare giungono buone notizie.

Riguardo alla questione degli assegni con la dicitura “non trasferibile” sono arrivate dal Parlamento le attese risposte legislative per rendere meno pesanti e più proporzionate le sanzioni per chi ha agito in totale buonafede.

Adico invita le persone che abbiano ricevuto dagli uffici l’intimazione al pagamento prima dell’eventuale sanzione, a rivolgersi ai loro uffici. Carlo Garofolini, presidente dell’Adico afferma che l’ufficio legale potrà mettere al corrente tutti di quanto deciso a livello parlamentare. Le notizie sono positive, anche se non si è arrivati al totale annullamento della sanzione.

Nello specifico, sono state modificate le sanzioni applicabili. In particolare, dove le violazioni siano di minore gravità e riguardino importi superiori a 999,99 euro ed inferiori a 30.000 euro. Concretamente la sanzione minima sarà ora pari al 10% dell’importo trasferito in violazione di legge.

Tuttavia, bisogna ricordare che l’articolo 49 rimane invariato: gli assegni bancari e postali emessi per importi pari o superiori a 1.000 euro devono sempre prevedere l’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità.

Ora, però, con l’inserimento del nuovo comma 1-bis nell’articolo in caso di emissione di assegni di importo fino a 30mila euro senza clausola di non trasferibilità la punibilità sarà meglio valutata.

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